Junqueira Freire, il poeta in clausura - Cultura Brasil

Junqueira Freire, il poeta in clausura

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Luis Josè Junqueira Freire nacque a Salvador nel 1832 ed ivi studiò Humanidade. A soli 10 anni, divenuto monaco, entrò nell'ordine benedettino e praticò la vita monacale per circa 4 anni. Ma la clausura lò portò ben presto alla frustrazione, una delle forze che muoveva la sua penna.
Junqueira Freire morì a soli 23 anni, vittima di problemi cardiaci. La sua vita era un campo di battaglia tra vita religiosa, spirituale, mancanza di fede e vocazione per la vita celibe. 
Tutti questi conflitti sono chiaramente desumibili dalle sue due opere poetiche: Inspiraçoes do Claustro e Contradiçoes Poeticas.
Le restanti opere sono caratterizzate da un autobiografismo ben celato, opere che recano aspetti catartici nati dalla decisione, superficiale, di abbracciare la vita monastica, dettata unicamente da problemi di convivenza familiare.
Oltre a questo, i poemi di Junqueira Freire sono spaccati della crisi morale della chiesa del secolo XIX mescolati ai conflitti dello scrittore tra la professione di frate e i fatti ai quali sempre assisteva in chiesa. Il poeta, inoltre, esprimeva pessimismo in relazione alla vita, interesse per la mondanità, sessualità repressa,  desiderio di peccato e sentimento di colpa.  
Spesso desiderava la morte, vedendola come un'amica portatrice di pace eterna, come si può percepire dal poema Morte.
Junqueira Freira, abbracciando la scelta di una forma rigida nei suoi poemi - tipicamente neoclassica - realizzava spesso delle fughe dal romanticismo. Proprio per questo, le sue poesie furono ritenute come comuni, non recanti il "marchio romantico" caratterizzato dall'utilizzo di versi liberi.
Nel prologo della sua opera Contradiçoes Poeticas, il poeta sostiene che il proprio lato religioso è frutto dell'insegnamento di sua madre, mentre la mancanza di fede si deve ai suoi studi filosofici che ammazzavano il suo credo:
Questo libro è la storia della mia vita. Una educazione cristiana, tuttavia libera che mia madre seppe darmi (...) Le mie poesie ortodosse, pertanto, sono di mia madre. Sono in sua ispirazione (...)In proporzione allo studio, diventavo più filosofico, questo è, più futile, più ignorante, più incredulo. Le mie poesie filosofiche fanno parte di questi ingressi di pazzia

Traduzioni in italiano:

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