Noel Rosa – biografia - Cultura Brasil

Noel Rosa – biografia

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NOEL

Noel de Medeiros Rosa nacque l’11 dicembre del 1910 a Rio de Janeiro da un parto molto difficile, con utilizzo di forcipe. Nonostante tutte le precauzioni, il piccolo Noel venne alla luce con una forma di ipoplasia mascellare che marcò la fisionomia del suo viso per sempre.
Nato nella Rua Teodoro da Silva 130, nello storico quartiere Vila Isabel, l’artista era il figlio primogenito del commerciante Manuel de Medeiros Rosa e dell’insegnante Matha de Medeiros Rosa. Noel venne alfabetizzato dalla madre, la quale gli insegnò anche a suonare il bandolim. La famiglia Rosa, inoltre, faceva parte della classe media carioca dell’epoca, per tale motivazione, il giovane studiò nel tradizionale Colégio de São Bento, dove era famoso per la sua particolare intelligenza, per lo scarso impegno negli studi, oltre che per il suo soprannome Queixinho (piccolo mento).
Adolescente, il sambista perfezionò la sua tecnica di esecuzione del bandolim frequentando i bar di Vila Isabel. Scoprì, dunque, come il suo talento lo ponesse al centro dell’attenzione. Nel 1931, entrato nella Facoltà di Medicina, si appassionò per la chitarra e per la tipica vita mondana dell’artista. Subito dopo, abbandonò gli studi per dedicarsi a tempo pieno alla musica. Noel entrò a far parte di vari gruppi musicali, tra i quali il  Bando de Tangarás, a lato di: João de Barro (o Braguinha), Almirante, Alvinho e Henrique Brito.

Bando de Tangarás
Nel 1929, Rosa firmò e registrò Minha Viola e Festa no Céu, sue primissime composizioni. Solo nel 1930, tuttavia, arrivò il successo da solista con il lancio di Com Que Roupa?, un samba simpatico che ancora oggi è tenuto in grande considerazione. La musica, difatti, si ispirava ad un episodio realmente accaduto: data la vita mondana di Rosa, la madre decise di nascondergli i vestiti per impedirgli di incontrare gli amici, il giovane Noel, allora, esclamò: “Con quali vestiti devo uscire?”.
Dopo un anno, il sambista iniziò a comporre in maniera assidua, risalivano a questa epoca le canzoni: Cordiais Saudações, Quem Dá Mais? e Gago Apaixonado, alcune vennero anche utilizzate come colonne sonore durante spettacoli teatrali.
Sempre nel 1930, quando il samba iniziò ad essere considerato come parte della radice culturale brasiliana, la musica di Noel contribuì alla diffusione delle prime radio.
Nel 1932, infatti, firmò un contratto con la Radio Philips, ove si dedicò agli effetti sonori e, di frequente, si esibì nel programma di Casè. A partire da questo momento, l’universo professionale di Rosa iniziò ad espandersi: proliferarono le collaborazioni (Lamartine Babo, Ismael Silva, Orestes Barbosa, Francisco Alves) e le esibizioni nel sud del Brasile.
In questo contesto molto favorevole, O Poeta da Vila incontrò Vadico, con il quale firmò le famosissime Feitio de Oração (1933) Pra que Mentir (1934), Feitiço da Vila (1934) e Conversa de Botequim (1935).
Il 1933 rappresentò per l’artista un periodo molto produttivo, egli compose opere successivamente registrate anche da altri grandi artisti, quali: Positivismo (Orestes Barbosa), O Orvalho Vem Caindo, Três Apitos, Não Tem Tradução, Filosofia (André Filho). Durante quest’epoca, inoltre, ebbe origine la famosissima polemica con Wilson Batista. I due compositori , infatti, si sferrarono colpi di samba molto interessanti, basti pensare alle celebri: Rapaz Folgado (1933), Feitiço da Vila, Palpite Infeliz (1935).
Nel 1936, oramai gravemente ammalato di tubercolosi, il Poeta da Vila diede alla luce poche opere, tra le quali Você Vai se Quiser e Xis do Problema. Poco prima di lasciarci, Noel Rosa compose Pra que Mentir e O Último Desejo.
Nonostante la prematura scomparsa, il sambista fu sempre ricordato per la sua abilità di raccontare (con ironia e, talvolta, con critiche) il quotidiano.


Vita personale

Noel e LaurindaNoel era noto per la sua vita mondana e per le varie avventure amorose durante le bravi notti cariocas. Nel 1934, tuttavia, si sposò con la sua storica fidanzata Lindaura, una ragazza dell’alta società.  Il matrimonio tra i due sarebbe stata una forzatura da parte della madre di Lindaura. La giovanissima, difatti, conosciuta da Noel perchè alunna di Dona Martha, sarebbe stata ingravidata dal compositore. All’epoca, Lindaura era minorenne e il sambista sarebbe stato minacciato dalla suocera di essere denunciato se si fosse rifiutato di portara all’altare. Nonostante l’affetto nutrito per la giovane, Rosa era perdutamente innamorato di Ceci - Juraci Correia de Araùjo – una ballerina del cabaret carioca Apollo. Noel le dedicò la famosa Dama do Cabarè, descrivendola sì come una donna dai facili costumi, ma anche come una dama per il comportamento tenuto con gli uomini e per il modo di vestirsi.
Rosa passava le notti in compagnia di Ceci passeggiando, bevendo e fumando per il quartiere Lapa, nei pressi del cabaret. L’artista le donava regali in cambio di indimenticabili notti d’amore e, più di una volta, pensò di ufficializzare la relazione, ma desistette a causa dello scandalo che ne sarebbe conseguito. Rosa, allora, pensò di affittare una casa a Ceci e di farsi carico di tutte le spese, ma Juraci rifiutò affermando di non voler dipendere da un uomo. Dopo alcuni anni insieme, la gelosia ossessiva di Noel contribuì alla fine della relazione.
La conturbata vita amorosa dei due, venne documentata dai sambas: O maior castigo que eu te dou, Quem ri melhor, Só pode ser você, Pra que mentir,Silêncio de um minuto e Último Desejo, quest’ultimo composto per annunciare la fine del romanzo.

Ceci


Ultimi anni di vita

Aracy de Almeida omaggia Noel con dei fiori

Depresso per la fine della relazione con Ceci, Noel passò gli anni seguenti combattendo contro la tubercolosi. La vita mondana, tuttavia, sebbene fosse incompatibile con il trattamento della malattia, rappresentò sempre una forte attrazione.
Dopo molte esitazioni, Rosa  decise di trasferirsi a Belo Horizonte, una valida soluzione sia per i suoi problemi di salute che per quelli familiari. Lindaura, infatti, esausta dalla vita spensierata di Noel, minacciò di chiedere la separazione.

Dopo poco, la giovane rimase incinta, ma ebbe un aborto spontaneo a causa di un’emorragia. Il problema fu così grave che Lindaura perse la fertilità, un episodio che la portò in depressione.


Dalla capitale mineira, Noel scrisse una lettera al proprio medico, il Dr. Graça Melo: “Sto già migliorando, poichè mi alzo molto presto e vado a dormire alle 9. Per me è un gioco, le iniezioni sono una tortura e mi spaventano molto, ma la febbre non scende al di sotto di 37. Credo di aver fatto male a disprezzare le sigarette perchè non ho materiale per l’esame del muco”.

A Belo Horizonte, ancora, Rosa lavorò nella Radio Mineira ed entrò in contatto con molti compositori, tra i quali Romulo Pais. Lo stretto contatto con gli artisti portò il sambista a ricadere nel vizio della mondanità, con un netto peggioramento della tubercolosi. Di ritorno a Rio, Noel affermò di sentirsi meglio e di esser guarito, decise, dunque, di sospendere la terapia. Dopo pochi giorni, il compositore ebbe un brusco peggiorameno. Le pessime condizioni di salute, accompagnate dall’impossibilità di alimentarsi, portarono Rosa alla morte. Il triste episodio avvenne il 4 maggio 1937, a 26 anni, nella sua casa a Vila Isabel, esattamente mentre la vicina stava commemorando il compleanno suonando dei sambas di Noel stesso.
Durante il funerale, Ary Barroso pronunciò alcune parole che emozionarono la folla.
Dopo la morte, il nome di Rosa venne dimenticato, ma solo sino al 1950, quando Aracy de Almeida iniziò a cantare i suoi sambas  nel famoso locale notturno Vogue. A partire da quell’occasione, il compositore venne rivalutato ed i suoi lavori sono ancora attualmente apprezzati.
Il corpo di Noel riposa nel Cemeterio do Caju a Rio de Janeiro.


Noel nel cinema

13c0c9c8de5d3595d16c012b0a922171Noel ebbe molti omaggi, esempio ne fu il film O Mandarim (1995) dove Chico Buarque interpretò il sambista e Noel – Poeta da Vila con Rafael Raposo (2006). Noel – Poeta da Vila era basato sulla biografia scritta da Maximo e Didier ed era diretto da Ricardo Van Steen. Il film venne proiettato durante il Festival del Cinema di Rio de Janeiro (2006) e durante la 30a Mostra di Cinema di San Paolo. Noel – Poeta da Vila entrò ufficialmente nelle sale cinematografiche nel 2007, esattamente a 70 anni dalla scomparsa di Rosa. Nel 1994, Alexandre Dias da Silva scoprì Vamo Falà do Norte, un rarissimo cortometraggio di Paulo Benedetti del 1929. La pellicola conteneva le uniche immagini di un’esibizione di Noel con il Bando de Tangaras. Alexandre, dunque, raccogliendo i singoli fotogrammi dello show e scene di cinegiornali e films, realizzò il cortometraggio O Cantor de Samba.
La vita di Noel venne rappresentata anche sul palcoscenico con O Poeta da Vila e Seus Amores, un eccellente dramma di Plinio Marcos inscenato nel Teatro Popular do Sesi per due anni consecutivi.


Altri omaggi

Noel omaggiato da Unidos de Vila Isabel

Nel 2010, cento anni dopo la nascita di Noel, la scuola di samba Unidos de Vila Isabel dedicò il proprio tema al compositore. L’indimenticabile sfilata venne accompagnata dal samba Noel: A Presença do "Poeta da Vila", scritto da Martinho da Vila. La scuola si classificò in quarta posizione.

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Subito dopo l’entrata del quartiere Vila Isabel, inoltre, è presente una statua di un cameriere che Serve Noel Rosa, un omaggio alla vita mondana dell’artista e un richiamo alla sua celebre composizione Conversa de Botequim.

imagesIn occasione dei 50 anni dalla nascita del sambista, ancora, venne inaugurato un monumento nel Cemitério São Francisco Xavier (Cajù). Nel 1967, inoltre, Il Museu da Imagem e do Som di Rio de Janeiro ricordò o Poeta da Vila con un’esposizone.





Composizioni realizzate da Noel:

  • "Ingênua" (con Glauco Viana), 1928/1930
  • "Com que roupa?" 1929
  • "Festa no céu" 1929
  • "Minha viola" 1929
  • "A.B. Surdo", (con Lamartine Babo) 1930
  • "Bom elemento", (con Euclides Silveira, o Quidinho) 1930
  • "Devo esquecer" (con Gilberto Martins), 1930
  • "Dona Aracy" 1930
  • "Dona Emília", (con Glauco Vianna) 1930
  • "Eu vou pra vila" 1930
  • "Gago apaixonado", 1930
  • "Lataria" (con João de Barro e Almirante), 1930
  • "Malando medroso" 1930
  • "Meu sofrer" (con Henrique Britto), 1930
  • "Quem dá mais (Leilão do Brasil)" 1930
  • "Sorriso de criança" 1930
  • "Vou te ripar" 1930
  • "Adeus" (con Ismael Silva e Francisco Alves), 1931
  • "A.E.I.O.U." (con Lamartine Babo), 1931
  • "Agora" 1931
  • "Coração" 1931
  • "Cordiais saudações" 1931
  • "É preciso discutir" 1931
  • "Espera mais um ano" 1931
  • "Esquecer e perdoar" (con Canuto), 1931
  • "Estátua da paciência" (con Jerônimo Cabral), 1931
  • "Eu agora fiquei mal" (con Antenor Gargalhada), 1931
  • "Fiquei sozinha" (con Adauto Costa), 1931
  • "Gosto, mas não é muito" (con Ismael Silva e Francisco Alves), 1931
  • "Já não posso mais" (con Pururuca, Canuto e Almirante), 1931
  • "Julieta" (con Eratóstenes Frazão), 1931
  • "Mão no remo" (con Ary Barroso), 1931
  • "Mardade de cabocla" 1931
  • "Mentiras de mulher" 1931
  • "Mulata fuzarqueira", 1931
  • "Mulato bamba (Mulato forte)" 1931
  • "Nega", (con Lamartine Babo) 1931
  • "Nunca... Jamais" 1931
  • "Palpite" (com Eduardo Souto), 1931
  • "Pesado 13" (parodia del tango "El penado", di Agustin Magaldi, Pedro Noda e Carlos Pesce), 1931
  • "Picilone" 1931
  • "Por causa da hora" 1931
  • "Por esta vez passa" 1931
  • "O pulo da hora" 1931
  • "Que se dane" (con Jota Machado), 1931
  • "Rumba da meia-noite" (con Henrique Vogeler), 1931
  • "O samba da boa vontade" (con João de Barro), 1931
  • "Sinhá Ritinha", (con Moacir Pinto Ferreira) 1931
  • "Só pra contrariar" (con Manoel Ferreira), 1931
  • "Você foi o meu azar" (con Arthur Costa), 1931
  • "Ando cismado" (con Ismael Silva), 1932
  • "Araruta" (con Orestes Barbosa), 1932
  • "Assim sim" (con Ismael Silva e Francisco Alves), 1932
  • "Até amanhã" 1932
  • "Dona do lugar" (con Ismael Silva e Francisco Alves), 1932
  • "E não brinca não (Não brinca não)" 1932
  • "É peso" (con Ismael Silva), 1932
  • "Escola de malandro" (con Orlando Luiz Machado e Ismael Silva), 1932
  • "Estamos esperando" 1932
  • "Felicidade" (con René Bittencourt), 1932
  • "Fita amarela" 1932
  • "Fui louco" (con Alcebíades Barcelos, o Bide), 1932
  • "Mas como... Outra vez?" (con Francisco Alves), 1932
  • "Mentir (Mentira necessária)" 1932
  • "Mulher indigesta" 1932
  • "Não faz, amor" (con Cartola), 1932
  • "Não há castigo" (con Ernesto dos Santos, o Donga), 1932
  • "Não me deixam comer" 1932
  • "Nuvem que passou" 1932
  • "Para me livrar do mal" (con Ismael Silva), 1932
  • "Prazer em conhecê-lo" (con Custódio Mesquita), 1932
  • "Primeiro amor" (con Ernani Silva), 1932
  • "Qual foi o mal que eu te fiz?" (con Cartola), 1932
  • "Quem não dança" 1932
  • "Quero falar com você" (con Lauro dos Santos, o Gradim), 1932
  • "A razão dá-se a quem tem" (con Ismael Silva e Francisco Alves), 1932
  • "Rir" (con Cartola), 1932
  • "São coisas nossas (Coisas nossas)" 1932
  • "Sem tostão" 1932
  • "Seu Jacinto" 1932
  • "Tenentes do diabo" (con Visconde de Bicohyba e Henrique Vogeler), 1932
  • "Tenho um novo amor" (con Cartola), 1932
  • "Tudo o que você diz" 1932
  • "Uma jura que fiz" (con Ismael Silva e Francisco Alves), 1932
  • "Vitória" (con Romualdo Peixoto, o Nonô), 1932
  • "Amor de parceria" 1933
  • "Arranjei um fraseado" 1933
  • "Capricho de rapaz solteiro" 1933
  • "Contraste" 1933
  • "Cor de cinza" 1933
  • "De qualquer maneira" (con Ary Barroso), 1933
  • "Deus sabe o que faz" (con Ismael Silva e Francisco Alves), 1933
  • "Dono do meu nariz" (parodia di "Dona da minha vontade", di Francisco Alves e Orestes Barbosa), 1933
  • "Estrela da manhã" (con Ary Barroso), 1933
  • "Esquina da vida" (con Francisco de Queirós), 1933
  • "Eu queria um retratinho de você" (con Lamartine Babo), 1933
  • "Feitio de oração" (con Osvaldo Gogliano, o Vadico), 1933
  • "Filosofia" (con André Filho), 1933
  • "Habeas-corpus" (con Orestes Barbosa), 1933
  • "Isso não se faz" (con Ismael Silva e Francisco Alves), 1933
  • "Já sei que tens um novo amor" (con Ismael Silva e Francisco Alves), 1933
  • "Meu barracão" 1933
  • "Não digas" (con Ismael Silva e Francisco Alves), 1933
  • "Não tem tradução (Cinema falado)" 1933
  • "Nem com uma flor" (con Francisco Alves), 1933
  • "Nunca dei a perceber" (con Ismael Silva e Francisco Alves), 1933
  • "Onde está a honestidade?" (con Francisco Alves), 1933
  • "O orvalho vem caindo" (con Kid Pepe), 1933
  • "Positivismo" (con Orestes Barbosa), 1933
  • "Pra esquecer" 1933
  • "Prato fundo" (con João de Barro, o Braguinha), 1933
  • "Quando o samba acabou" 1933
  • "Quem não quer sou eu" (con Ismael Silva), 1933
  • "Rapaz folgado" 1933
  • "Sei que vou perder" (con Romualdo Peixoto, o Nonô e Alfredo Lopes Quintas), 1933
  • "Seja breve" 1933
  • "O sol nasceu pra todos" (con Lamartine Babo), 1933
  • "Sorrindo sempre" (con Lauro dos Santos, o Gradim, Ismael Silva e Francisco Alves), 1933
  • "Três apitos" 1933
  • "Vai haver barulho no chatô" (con Walfrido Silva), 1933
  • "Vai para a casa depressa (cara ou coroa)" (con Francisco Mattoso),1933
  • "Vejo amanhecer" (con Francisco Alves), 1933
  • "Você, por exemplo" (con Francisco Alves), 1933
  • "Você só... mente" (con Hélio Rosa), 1933
  • "Boa viagem" (con Ismael Silva), 1934
  • "Dama do cabaré" 1934
  • "Feitiço da Vila" (con Osvaldo Gogliano, o Vadico), 1934
  • "Fiquei rachando lenha" (con Hervê Cordovil), 1934
  • "Linda pequena" (con João de Barro), 1934
  • "O maior castigo que te dou" 1934
  • "Mais um samba popular" (con Osvaldo Gogliano, o Vadico), 1934
  • "Marcha da prima... Vera" 1934
  • "A melhor do planeta" (con Henrique Foreis Domingues, o Almirante), 1934
  • "Paga-me esta noite" (paródia de "Tell me tonight", di Mischa Spoliansky)1934
  • "As pastorinhas" (con João de Barro), 1934
  • "Remorso" 1934
  • "Retiro da saudade" (con Antonio Nássara), 1934
  • "Se a sorte me ajudar" (con Germano Augusto Coelho), 1934
  • "O século do progresso" 1934
  • "Tenho raiva de quem sabe" (con Zé Pretinho e Kid Pepe), 1934
  • "Tipo zero" 1934
  • "Triste cuíca" (con Hervê Cordovil), 1934
  • "Você é um colosso" 1934
  • "Voltaste pro subúrbio" 1934
  • "Vou te ripar 2" 1934
  • "Ao meu amigo Edgard (carta de Noel)" (con João Nogueira), 1935-1978
  • "Belo Horizonte" (parodia di "I'm looking over a four leaf clover", di Mort Dixon e Harry Woods), 1935
  • "Boas tenções" (con Arnold Glückmann), 1935
  • "Canção do galo capão" (parodia de "Canção do grande galo", di Lamartine Babo e Paulo Barbosa), 1935
  • "Cansei de pedir" 1935
  • "Cansei de implorar" 1935
  • "Condeno o teu nervoso" (parodia di "Teus ciúmes", di Lacy Martins e Aldo Cabral), 1935
  • "Conversa de botequim" (con Oswaldo Gogliano, o Vadico), 1935
  • "Cor de leite com café" (con Hamilton Sbarra), 1935-1969
  • "Deixa de ser convencida" (con Wilson Baptista), 1935
  • "Disse-me disse" 1935
  • "Envio essas mal traçadas linhas" (parodia di "Cordiais saudações"), 1935
  • "Finaleto" (con Arnold Glückmann), 1935
  • "Foi ele" (parodia di "Foi ela", di Ary Barroso), 1935
  • "Genoveva não sabe o que diz" (parodia di Palpite infeliz), 1935
  • "João Ninguém" 1935
  • "O Joaquim é condutor" (con Arnold Glückmann), 1935
  • "Não foi por amor" (con Zé Pretinho e Germano Augusto Coelho), 1935
  • "Não resta a menor dúvida" (con Hervê Cordovil), 1935
  • "Palpite infeliz" 1935
  • "Para o bem de todos nós" (con Arnold Glückmann), 1935
  • "Pela décima vez" 1935
  • "Perdoa este pecador" (con Arnold Glückmann), 1935
  • "Pierrô apaixonado" (con Heitor dos Prazeres), 1935
  • "Precaução inútil" (parodia di "Boneca", di Aldo Cabral e Benedito Lacerda), 1935
  • "Quantos beijos" (con Oswaldo Gogliano, o Vadico), 1935
  • "Que baixo!" (con Antônio Nássara), 1935
  • "O que é que você fazia?" (con Hervê Cordovil), 1935
  • "Roubou, mas não leva" (parodia di "Pagou, mas não leva", di Benedito Lacerda e Milton Amaral), 1935
  • "Seu Zé" (parodia di "Boneca", di Aldo Cabral e Benedito Lacerda), 1935
  • "Silêncio de um minuto" 1935
  • "Só pode ser você (ilustre visita)" (con Oswaldo Gogliano, o Vadico), 1935
  • "Tudo nos une" (con Arnold Glückmann), 1935
  • "Tudo pelo teu amor" (con Arnold Glückmann), 1935
  • "Cem mil réis "(con Oswaldo Gogliano, o Vadico), 1936
  • "Cidade mulher" 1936
  • "Dama do cabaré" 1936
  • "De babado" (con João Mina), 1936
  • "É bom parar" (con Rubens Soares), 1936
  • "Este meio não serve" (con Ernesto dos Santos, o Donga), 1936
  • "Maria-fumaça" 1936
  • "Menina dos meus olhos" (con Lamartine Babo), 1936
  • "Morena-sereia" (con José Maria de Abreu), 1936
  • "Na Bahia" (con José Maria de Abreu), 1936
  • "Pela primeira vez" (con Cristóvão de Alencar), 1936
  • "Provei" (con Oswaldo Gogliano, o Vadico), 1936
  • "Quem ri melhor" 1936
  • "São coisas nossas" 1936
  • "Sobe balão" (con Marília Baptista), 1936-1961
  • "Tarzan, o filho do alfaiate" (con Oswaldo Gogliano, o Vadico), 1936
  • "Você vai se quiser" 1936
  • "O x do problema" 1936
  • "Chuva de vento" 1937
  • "Eu sei sofrer" 1937
  • "Pra que mentir" (con Oswaldo Gogliano, o Vadico), 1937
  • "Último desejo" 1937
  • "Você por exemplo" 1937
  • "Amar com sinceridade" (con Sylvio Pinto), 1935
  • "Baianinha" 193?
  • "Cabrocha do Rocha" (con Sílvio Caldas)
  • "Com mulher não quero mais nada" (con Sylvio Pinto)
  • "Faz de conta que eu morri" (con Henrique Gonçales)
  • "Faz três semana" (parodia di "Suçuarana", di Heckel Tavares e Luís Peixoto)
  • "João-teimoso" (con Marília Baptista)
  • "Não morre tão cedo"
  • "No baile da flor-de-lis"
  • "Para atender a pedido" 
  • "Queimei teu retrato" (con Henrique Britto)
  • "Saí da tua alcova"
  • "Suspiro" (con Orestes Barbosa)
  • "Vagolino de cassino (Virgulino do cassino)" (parodia di "Cheek to cheek", di Irving Berlin)
  • "Verdade duvidosa"



Fonti:

  • ALMIRANTE. No tempo de Noel Rosa. Série radiofônica, 1951, Coleção Collector's, Petrópolis.
  • CHEDIAK, Almir, Noel Rosa. Songbook,4 volumes, Lumiar Ed., 1991
  • DIDIER, Carlos, MAXIMO, João, Noel Rosa. Uma biografia. Brasília, Ed. UnB, 1990.
  • DOMINGUES, Henrique Foreis (Almirante). No Tempo de Noel Rosa. 2.ed. Rio de Janeiro: Livraria Francisco Alves Editora S.A., 1977. 229 p.
  • MARCONDES, Marcos Antonio, (org), Enciclopédia da música brasileira. Erudita, folclórica, popular, SP, Art editora Ltda, 1977.
  • MARIZ, Vasco. A canção Brasileira - Erudita, folclórica, popular. 3ª ed. Rio de Janeiro: Civilização Brasileira, 1977.
  • Nova História da Música Popular Brasileira, Noel Rosa, SP, Editora Abril, 1977.
  • SANDRONI, Carlos, Feitiço decente. Transformações do samba no Rio de Janeiro (1917-1933), RJ, Jorge Zahar Ed./Ed.UFRJ, 2001.
  • TINHORÃO, José Ramos, História social da música popular brasileira, SP, Ed 34, 1998.
  • Noel Rosa - Dicionário Cravo Albin da Música Popular Brasileira
  • Uma ponte que levou o samba do morro ao asfalto - Nana Vaz de Castro - Cliquemusic,
  • Grande compositor do samba carioca morreu aos 26 anos - Gilberto Gasparetto - UOL Educação 
  • «A morte prematura de Noel Rosa». Correio da Manhã – via Biblioteca Nacional

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