Paulo Coelho: la sua nuova opera Aleph ed il suo rapporto con internet - Cultura Brasil

Paulo Coelho: la sua nuova opera Aleph ed il suo rapporto con internet

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Paulo Coelho, un innovatore. Divulgare la propria opera tramite la rete? Lo scrittore ci pensò anni fa ma con una grande particolarità: era tutto gratuito, erano idee che mamma net portava dove non arrivava il mercato. Ma Paulo è anche altro: da perfetto VIP Brasiliano, interagisce con i propri lettori, si confida, parla della propria opera. Lo scrittore porge al lettore una mano virtuale e lo porta dentro la propria vita. E' così che è nato il suo nuovo romanzo, O Aleph, un romanzo "partecipato": i vari passaggi alla realizzazione dell'opera, sullo schermo di milioni di internauti. Aleph parla di un viaggio che Paulo compì in Asia nel 2006 tramite la nota Transiberiana. Coelho ha passato 4 anni a raccogliere materiale per un libro realizzato in appena tre settimane.
Ma entriamo nel salotto della nota testata giornalistica brasiliana A Folha, in compagnia di Paulo.
Coelho sottolinea che il libro è autobiografico, non è una finzione. Alla domanda se fu in un qualche modo influenzato dall'omonima opera di Borges, lui risponde di non essere influenzato dall'autore quanto dall'idea di aleph, questo riassumersi del tutto nell'uno, classico tema della tradizione dei libri spirituali.
Coelho, che passò a scrivere il suo primo libro dopo 40 anni perchè i propri genitori non credevano nelle potenzialità economiche che potesse generare l'attività da scrittore, parla anche della sua opera più famosa, l' Alchimista. Successone, 65 milioni di copie vendute, alla domanda di come fosse possibile tutto ciò, Coelho, da buon scrittore, lancia una massima: "voce pode ter 10 mil explicaçoes para um fracasso, mas nehuma explicaçao boa para um sucesso" (puoi avere 10 mila spiegazioni buone per un fallimento, ma nessuna buona spiegazione per un successo).
L'autore non nasconde nulla e parla del segreto del suo successo: essere pirata di se stesso! Tramite la messa a disposizione online gratuita di libri, Coelho è riuscito a diffondere la propria opera in Russia che stava affrontando dei problemi. L'anno seguente riuscì a vendere 10 mila copie e nell'anno successivo 100 mila. Il sistema funziona: la gente legge il libro e corre a comprarlo!
Paulo conclude affermando di non essere un autore in isolamento stile Jonathan Franzen, un autore alla vecchia maniera, rifugiato nella propria torre di intoccabilità. Parla di Twitter, di Facebook, e del suo blog, utilissimi strumenti per condividere le proprie idee con i lettori, idee non idonee a trovare ingresso nei propri libri ma che Paulo non vuole che muoiano.
Conclude Coelho: "Oggi ho 6 milioni di persone su Facebook. L'altro giorno stavo controllando la pagina di Madonna e lei ha meno fan di me. E' incredibile"
I dati sono confortanti, fatto sta che Coelho ha il merito non solo di aver dimostrato che un libro fa sognare ma anche che la modestia di chi lo ha scritto è spia di capacità, intelligenza, nonchè, oggetto di stima tra la gente.

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