Guilherme de Almeida
24 de julho de 1890, Campinas, São Paulo
11 de julho de 1969, São Paulo
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Canção do Expedicionário
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Canzone dello Spedizionario
Sai da dove vengo? Vengo dal morro, dalle coltivazioni di canna da zucchero, dalle selve, dalle piantagioni di caffè, dalla capanna dove uno è poco, due è buono, tre è troppo. Vengo dalle spiagge di seta, dalle montagne maestose, dalla pampa, dalla campagna rivierasca, dai margini crespi dei fiumi, dai verdi mari brutali, della mia terra natale. Per quante terre possa percorrere, non permetta Dio che muoia senza che ritorni lì senza che porti come divisa questo “V” che simbolizza la vittoria che arriverà: la nostra Vittoria finale, che è la mira del mio fucile, la razione della mia sacca, l’acqua della mia borraccia, le ali del mio ideale, la gloria del mio Brasile! Io vengo dalla mia terra, dalla casa bianca della montagna e dal bianco di luna del deserto; vengo dalla mia Maria il cui onore nasce dal palmo della mia mano. Braccia tiepide di Moema, Labbra di miele di Iracema offerte per me! Oh mia cara terra della Senhora Aparecida e del Senhor do Bonfim! Sai da dove vengo? Da una patria che ho nel ventre della mia chitarra; che di (tanto) vivere nel mio petto ha cercato addirittura di trasformarsi in un enorme cuore. Ho lasciato lì, dietro il mio terreno il mio limone il mio albero di limoni, la mia pianta di jacaranda, la mia casa piccolina là, in alto sulla collina dove canta il sabià Vengo dall’altra parte di questo monte che ancora diventa azzurro all’orizzonte, dove è nato il nostro amore; dalla campagna che aveva a lato una palma di cocco che, povera, di saudade è già morta. Vengo dal più bel verde, dal più dorato giallo, dall’azzurro più pieno di luce, pieno di stelle argentate che si inginocchiano, incantate, Facendo il segno della croce! Per quante terre possa percorrere, non permetta Dio che muoia senza che ritorni lì senza che porti come divisa questo “V” che simbolizza la vittoria che arriverà: la nostra Vittoria finale, che è la mira del mio fucile, la razione della mia sacca, l’acqua della mia borraccia, le ali del mio ideale, la gloria del mio Brasile! |
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*traduzione non ufficiale