Paulo Leminski
24 agosto 1994, Curitiba
7 giugno 1989, San Paolo
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 Questa cosa di essere esattamente ciò che siamo ci porterà lontano
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Il destino ha voluto che la gente si incontrasse, nella stessa strofa e nella stessa classe, nello stesso verso e nella stessa frase.
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Presta attenzione bene a quello che non dico.
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Ciò che le persone sentono e non dicono, cresce dentro.
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Attento a ciò che non cambia. Qui restiamo. Qui accadono le cose.
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Quando ti vidi ebbi un'idea brillante. Fu come se guardassi dall'interno di un diamante e il mio occhio avesse mille facce in un solo istante.
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Il mondo non vuole che mi distragga. Distratto sono salvo.
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Qui giace un grande poeta. Non lasciò niente di scritto. Questo silenzio, credo, è la sua opera completa.
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Vivere è superdifficile, il più profondo è sempre sulla superficie.
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L'amore, dunque, anche finisce? No che io sappia. Quello che so è che si trasforma in una materia prima che la vita si occupa di trasformare in rabbia. O in rima.
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In questa vita, si possono imparare tre cose da un bambino: essere sempre allegri, non essere mai inattivi e piangere con forza per tutto ciò che si vuole.
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Mi sono svegliato e mi sono guardato allo specchio, giusto in tempo di vedere il mio sogno trasformarsi in incubo.
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Aprendo un vecchio quaderno ho scoperto questo: anticamente ero eterno.
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La vita non imita l'arte. Imita un pessimo programma televisivo.
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Questa vita è un viaggio, peccato che io sia solo di passaggio.
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Per ogni animale di sette teste, ce ne sono sette senza.
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PAULO LEMINSKI
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*traduzione non ufficiale
