Post-modernismo e contemporaneità - Cultura Brasil

Post-modernismo e contemporaneità

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Centro Empresarial Naçoes Unidas, sao Paulo

Gli anni '70 hanno inaugurato un'epoca di grandi problematiche urbanistiche: la crescente densità demografica ha iniziato ad esigere la verticalizzazione delle strutture architettoniche. Negli ultimi anni, in particolare, l'enorme richiesta di abitazioni popolari - associata alla speculazione immobiliare - ha creato serie difficoltà, quali: la proliferazione di strutture generiche ed impersonali, l'abbassamento della qualità di vita, l'impatto ambientale negativo, l'insufficienza delle infrastrutture sanitarie e delle utenze in genere, la perdita della valorizzazione dell'aspetto umano nella progettazione, la congestione delle strade e l'espansione dei cinturoni di povertà intorno ai grandi centri.

Nonostante le problematiche siano strettamente legate all'urbanistica, non bisogna dimenticare che l'architettura può promuovere soluzioni importanti. Una recente ricerca dell'ONU, inoltre, ha rivelato che, tra circa 30 anni, il 60% della popolazione mondiale vivrà nelle grandi città; tutto ciò richiede un ripensamento urgente del modo di costruire, un'adeguatezza alle realtà locali  e, soprattutto, uno sviluppo sostenibile.
Di fronte a tali sfide, i dogmi modernisti, con le soluzioni omogenizzate e l'estetica fredda e impersonale, sono abbandonati in virtù della ricerca di risultati umani, sociali, estetici e funzionali più soddisfacenti, più calorosi e più adeguati alla complessità della realtà contemporanea. Parte delle soluzioni suggerite propone la realizzazione di poli di urbanizzazione compatta che diano enfasi all'uso funzionale di spazi ed edifici, come la creazione di aeree per la circolazione pedonale, la conservazione delle risorse naturali e, soprattutto, l'incentivazione della partecipazione popolare nelle decisioni relative all'urbanistica e all'architettura urbana. In questo complesso sviluppo, la tecnologia ha elaborato una vasta gamma di soluzioni creative ed osate che hanno combinato forme, colori e materiali marcando la propria versatilità e contraddizione con totale libertà di lettura.
L'architettura brasiliana, tuttavia, nonostante le 140 scuole di formazione di livello superiore e una vasta produzione teorica, spesso viene criticata per non avere un'espressione tipica, per non promuovere dibattiti e, soprattutto, per non formare a sufficienza i propri allievi, essendo quest'ultimi totalmente estranei alla politica, alla macroeconomia, alla tecnologia, alla cultura e alle peculiarità locali.

Bibliografia:
  • Medrano, Leandro. O Brasil e as Mega-cidades. Uma breve reflexão a partir do Second Mega-cities Internacional Conference, Guangzhou, China. Vitruvius: Arquitextos 092, janeiro de 2008
  • Siqueira, Holgonsi Soares Gonçalves. Cidade Pós-moderna. Originalmente publicado no Jornal A Razão em 29.03.2001
  • Maia, Éolo. Se não conhecermos nossa cultura arquitetônica, vamos sucumbir no processo de globalização. Entrevista. ArcoWeb. Maio, 2002
  • Pereira, Miguel. In InfoIAB-RS entrevista Miguel Pereira. Porto Alegre: IAB-RS, dezembro de 2002

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