Testo di Vinicius sull'amicizia - Vinicius de Moraes - Cultura Brasil

Testo di Vinicius sull'amicizia - Vinicius de Moraes

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Ho amici che non sanno quanto sono miei amici.
Non  percepiscono l’amore che gli dedico e l’assoluta necessità che ho di loro.
L’amicizia è un sentimento più nobile dello stesso amore.
Ecco che permette che il suo oggetto si divida in altri affetti, mentre l’amore ha dentro di sè la gelosia, che non ammette rivalità.
Io potrei sopportare, sebbene senza dolore, che morissero tutti i miei amori, ma diventerei pazzo se morissero tutti i miei amici!
Addirittura quelli che non comprendono quanto sono miei amici e quanto la mia vita dipende dalla loro esistenza.
Alcuni di loro non li cerco, mi basta sapere che esistano. Questa semplice condizione mi incoraggia ad andare avanti lungo la vita. E’ delizioso che io sappia e senta che li adoro, sebbene non lo dica e non li cerchi.
E a volte, quando li cerco, noto che non hanno nozione di come sono a me fondamentali, di come sono indispensabili al mio equilibrio vitale, perchè loro fanno parte del mondo che io, tremando, ho costruito. Mi vergogno, perchè questa mia preghiera è in sintesi, diretta al mio star bene. Lei è, forse, frutto del mio egoismo. A volte mi immergo pensando a loro.
Quando viaggio e mi fermo dinanzi a luoghi meravigliosi, mi cade qualche lacrima perchè non sono con me, condividendo quel piacere.
Se qualcosa mi consuma e m’invecchia è che la ruota furiosa della vita non mi permette di avere sempre al mio lato, abitando con me, camminando con me, parlando con me, vivendo con me, tutti i miei amici, e, principalmente quelli che non si fidano di me o forse mai sapranno che sono miei amici!
La gente non si fa degli amici, li riconosce.
Con affetto!



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Tenho amigos que não sabem o quanto são meus amigos.
Não percebem o amor que lhes devoto e a absoluta necessidade que tenho deles.
A amizade é um sentimento mais nobre do que o amor.
Eis que permite que o objeto dela se divida em outros afetos, enquanto o amor tem intrínseco o ciúme,
que não admite a rivalidade.
E eu poderia suportar, embora não sem dor, que tivessem morrido todos os meus amores, mas enlouqueceria
se morressem todos os meus amigos!
Até mesmo aqueles que não percebem o quanto são meus amigos e o quanto minha vida depende 
de suas existências.
A alguns deles não procuro, basta-me saber que eles existem. Esta mera condição me encoraja a seguir
em frente pela vida. É delicioso que eu saiba e sinta que os adoro, embora não declare e não os procure.
E às vezes, quando os procuro, noto que eles não têm noção de como me são necessários,
de como são indispensáveis ao meu equilíbrio vital, porque eles fazem parte do mundo que eu, 
tremulamente, construí.
E me envergonho, porque essa minha prece é em síntese, dirigida ao meu bem estar.
Ela é, talvez, fruto do meu egoísmo.
Por vezes, mergulho em pensamentos sobre alguns deles.
Quando viajo e fico diante de lugares maravilhosos, cai-me alguma lágrima por não estarem junto de mim,
compartilhando daquele prazer.
Se alguma coisa me consome e me envelhece é que a roda furiosa da vida não me permite ter sempre ao meu lado
, morando comigo, andando comigo, falando comigo, vivendo comigo, todos os meus amigos, e, principalmente
os que não desconfiam ou talvez nunca vão saber que são meus amigos!
A gente não faz amigos, reconhece-os.
Com o meu carinho!

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